Prima bottiglia dell’Associazione Mamojà: l’etichetta è firmata da Leonardo Terenzoni

L’artista ha disegnato il “vestito” del vino nato dalla vigna di Federica Dessolis

Bottiglia istituzionale Associazione Mamojà prima etichetta firmata da Leonardo Terenzoni

La prima bottiglia istituzionale dell’Associazione Mamojà è firmata dal genio di Leonardo Terenzoni. L’artista di origini toscane, da sempre vicino al mondo dei “vini naturali”, ha disegnato il vestito del vino nato dalla vigna di Federica Dessolis, il Barbagia Rosso Igt 2020 Ghirada Garaunele. Un nettare capace di condensare, nelle intenzioni dell’associazione, i valori e i propositi dei 70 viticoltori e produttori di vino di Mamoiada.

Il progetto, nato un anno fa, vede la luce oggi e vuole «incentivare i soci viticoltori ad imbottigliare il vino prodotto dalla propria vigna». Tiratura limitatissima per la prima bottiglia istituzionale dell’Associazione Mamojà (solo 635 bottiglie), che deve essere prenotata (info@mamoja.it).

Il ricavato della vendite, spiegano i vignaioli del centro della Sardegna, andrà a finanziare alcuni progetti promossi dall’associazione per la valorizzazione e la tutela del territorio di Mamoiada.

Prima bottiglia dell'Associazione Mamojà: l'etichetta è firmata da Leonardo Terenzoni

«Sono molto onorato di far parte di questo progetto con la realizzazione dell’etichetta – commenta l’artista Leonardo Terenzoni -. Da più di 20 anni il mio cuore è sempre a Mamojada, a danzare il Ballu Tundu in piazza, girando tra i fuochi di S.Antonio, di cantina in cantina».

Terra di fuochi, maschere, mistero e fascino, artisti, giovani legati al territorio e alle proprie radici. Poche persone e tanti piccoli vigneti. Una viticoltura centenaria portata avanti dalle mani dei giovani con gli insegnamenti dei nonni.

In questi anni si sono fatti strada nel panorama vitivinicolo con riconoscimenti a livello mondiale. Nel 2015 nasce l’Associazione Mamojà, unendo le forze, i sacrifici e le virtù di ognuno di loro».

«L’etichetta, spiega ancora Leonardo Terenzoni – è frutto dello studio delle tradizioni più antiche, sacre e autentiche di questo paese. Il Mamuthone, rito che si perde nella notte dei tempi; il Nuraghe, simbolo della cultura isolana; e le incisioni de “la Perda Pintà”, figlia di questa terra magica. Confesso che mi emoziono sempre quando vado via da Mamoiada, ma so che ci sarà sempre un’unione speciale tra noi».

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